Io per andare in Grecia, cosa che faccio abbastanza spesso, percoro lunghe tratte in mare aperto, l'altezza dell'onda in se è un dato poco significativo, molto dipende dalla direzione, 50 cm. di fronte sono più fastidiosi di un metro al giardinetto, poi ovviamente dipende dalla barca o dal mezzo nautico che si usa ed anche dall'esperienza e abilità a condurre.
Quando verifico le condimeteo, per prudenza, considero le previsioni peggiori di quelle che leggo per un 10%, se è un mare che mi consente una traversata tranquilla parto, alrtrimenti aspetto, cmq in un lungo tragitto è difficile trovare sempre le stesse condizioni di mare.
Le onde quando arrivano sotto costa si rifrangono sul fondale e si spezzano in tre parti, infatti in caso di condizioni di mare avverse è meglio stare più al largo, un vecchio pescatore una volta mi ha fatto notare gli effetti della rifrazione delle onde, se vi è mare e dovete rientrare in porto con una manovra che potrebbe essere rischiosa, dovete considerare l'intervallo che si forma tra tre onde, ogni tre onde vi è qualche secondo di calma ed in quel momento conviene fare la manovra, fateci caso. In realtà il periodo di calma tra le tre onde corrisponde al cavo dell'onda originaria.
Mare vecchio, mare nuovo, onda corta o lunga, fanno una bella differenza.
Una volta ho visto la morte in faccia

, in grecia, uscendo verso nord dell'isola di Cefalonia in una giornata splendida e senza un filo di vento, sono arrivato nella parte più ampia forse di tutto il mediterraneo, appena superata la copertura dell'isola, mi sono trovato di fronte onde di oltre 10 m., praticamente avevo avanti una vera e propria montagna d'acqua, ma la fortuna ha voluto che era mare vecchio, quindi erano delle enormi masse d'acqua che avanzavano placidamente.
Cio ha comportato che3 sono riuscito bene a governare, ma per risalire l'onda a tutta manetta stavo sui 10-12 nodi al massimo, la mia barca di massima arriva a 32 nodi, superata la cresta venivo fiondato a 30 nodi, come se la barca fosse buttata giu da un dirupo o quasi, anche togliendo la manetta non vi era modo di rallentare, per cercare di fermare la barca ho pensato anche di mettere la retro, ma non lo ho fatto solo per timore di rompere il piede e non avere più possibilità di governare in alcun modo.
Praticamente avevo la barca con la prua in su o in giu come quando con l'auto si percorre una salita o una discesa molto ma molto ripida, una cosa che credo e spero che non mi capiti mai più, in soldoni e come trovare un trato di mare abbastanza lungo in salita o in discesa.
Però per fortuna era mare vecchio è l'onda molto lunga, dopo momenti di autentico panico ho visto che riuscivo a gestire la barca ed alla prima occasione alla terza onda, sono riuscito a girarla e tornare nella zona tranquilla.