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da Doppiogolf » 19/06/2024, 11:01
Purtroppo ha battuto la testa sugli scogli su cui si è arenato.
Sarebbe lungo e noioso (almeno per noi italiani, arguti, eclettici, fantasiosi ma anche critici, polemici, istintivi ...) ricordare il processo attraverso il quale percepiamo il pericolo (la valutazione del rischio nostro o degli altri) e quindi la confidenza che viene ad instaurarsi che limita ed adatta ogni volta il livello di sicurezza, personalizzandolo.
Per ridurre gli incidenti e gli infortuni, ma soprattutto per evitarli, servirebbe parlare al proprio Ego che ci sollecita a saltare i passaggi, a semplificare le procedure, ad adattare le regole caso per caso, dicendogli:
caro amico, l'infortunio dispone di un'arma terribile, molto ma molto difficile da sgominare, che si chiama statistica.
Più statisticamente è raro, più è alta la probabilità che sia difficile da prevenire ma anche più pericoloso e distruttivo.
L'unica arma che abbiamo, noiosa, goffa, stancante, è il rispetto delle regole, sempre e comunque.
Le regole ci sono tutte, anche se applicandole purtroppo ci esporremo a venir definiti masochisti, integralisti, pignoli, mancanti di un minimo di buonsenso e non faremo colpo sulle giovani generazioni, più propense alla trasgressione se non addirittura a vantarsene.
In una vita lunga 26 anni del giovane ufficiale, è bastata una volta sola per concluderla.
Spesso mi dico che non c'è nulla da fare, che dobbiamo solo prepararci alla prossima notizia, in mare, in montagna, sulle strade, perché non saranno gli interventi normativi a salvarci da queste disperazioni ma solo la volontà delle persone intesa a capire e quindi finalmente ad agire dove veramente occorre cambiare.
Gabriele